A Follo trasloca la sanità e si privatizza il nido


In questi ultimi anni il Comune di Follo continua a recedere in termini di servizi. Partiamo con alcune considerazioni di denuncia di ciò che accade nel nostro comune.

la Sanita’ trasloca da Follo

Un tempo i servizi sociosanitari erano considerati un servizio fondamentale per i cittadini di Follo. In 3 anni la giunta li ha smantellati tutti. E’ stato chiuso il Centro Unico di Prenotazione (CUP) che, caso unico nell’ambito dell’ASL 5,era all’interno del municipio: disagi alla popolazione ed aggravio alle strutture limitrofe già in carenza di risorse. Il poliambulatorio specialistico, attivo dal 1992, è stato smantellato totalmente con disagi sulle fasce più deboli.

Il Centro diurno per anziani, progetto nato da un’esigenza del territorio e frutto di un’attenta analisi dei bisogni all’interno del piano del Distretto Socio-Sanitario n°17 (2007-2010), è chiuso. Il centro anziani rispondeva ad una priorità del nostro territorio, all’aumento della popolazione di età superiore ai 65 anni censita nel distretto, permettendo un intervento assistenziale efficace, con il duplice scopo di assistere l’anziano e le rispettive famiglie.

Asilo nido: bisogno o guadagno?

E’ sconcertante che il nostro comune abbia, recentemente, dato in concessione l’asilo nidodi Piano di Follo, senza nessun contributo educativo, anzi ci ha voluto guadagnare, considerando l’importo dell’affitto il parametro più importante per l’assegnazione dell’appalto! La privatizzazione di un servizio educativo avviene dopo che il nostro territorio ha sempre investito in questo settore, dando priorità alla qualità.

Nessun atto di programmazione politica, culturale e pedagogica, ma solo un bando di asta demandato al settore tecnico, misurando l’educazione di uno dei momenti più importante di un bambino, in un capitolato d’appalto. Il comune è passato quindi da prestatore di un servizio a beneficiario di un canone, guadagnando su un bisogno della cittadinanza,risparmiando e facendo ricadere i costi dell’amministrazione sui cittadini. Occorre mettere al centro la persona ed i suoi diritti.

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